
Recoaro Terme è un gioiello del passato fondato sull’acqua curativa e su quella brillante: un amarcord che vuole tornare vivo. Ecco come, nelle parole del sindaco Armando Cunegato.
Il 2020 ci ha ricordato che cos’è la paura e la sensazione disarmante è che non riusciamo ancora a farne a meno. Soltanto andandola a vedere da vicino si spera di dare un nome, un contesto, un perché, un dopo. SenzaFiltro viaggia stavolta a Nord per indagare dietro le quinte delle sue preoccupazioni dopo lo […]

Il 2020 ci ha ricordato che cos’è la paura e la sensazione disarmante è che non riusciamo ancora a farne a meno. Soltanto andandola a vedere da vicino si spera di dare un nome, un contesto, un perché, un dopo.
SenzaFiltro viaggia stavolta a Nord per indagare dietro le quinte delle sue preoccupazioni dopo lo scossone tremendo che il Covid-19 ha dato al mondo del lavoro facendo tremare di riflesso i modelli di impresa, le relazioni, i riferimenti culturali dentro le aziende, i flussi delle geografie italiane, le mistificazioni che avevano tenuto in piedi finte verità di una Milano meno felice e rassicurante di quanto volesse sembrare. E la fuga dalla città, ormai documentata dai dati, fa riflettere tutti.
Ma Nord è anche Veneto e Piemonte, per tirare in ballo la triade storica di un’idea industriale tutta nostra. Con questo reportage non abbiamo cercato soluzioni per il futuro ma immaginazioni; e, per adesso, è l’unica strada da cui ripartire.
Foto di copertina: Nick Bondarev su Pexels

Recoaro Terme è un gioiello del passato fondato sull’acqua curativa e su quella brillante: un amarcord che vuole tornare vivo. Ecco come, nelle parole del sindaco Armando Cunegato.

Voli che già a novembre sfiorano i 500 euro, treni per niente economici e persone costrette a passare le feste lontano dalla famiglia. In questo articolo abbiamo raccolto le difficoltà di rientrare in Sicilia e analizzato le iniziative della Regione insulare, che non risolvono affatto il problema

Nuova tegola per i lavoratori stranieri nel Regno Unito: Nigel Farage, a capo del partito ultraconservatore Reform UK, propone di cancellare i visti in modo retroattivo. Un’idea irrealizzabile, che tuttavia lascia intravedere un’ulteriore svolta xenofoba e classista trasversale nella politica inglese