
Intervistiamo l’assessora per le Politiche di genere e partecipative, l’Ambiente e la Mobilità sostenibile del Comune di Imola sul tema dell’inclusione lavorativa come strumento per combattere la violenza.
Non chiamiamola disabilità per semplificare, non facciamo gli ipocriti, non fermiamoci alle parole. Il fondo è ben più ruvido della superficie tirata a lucido da chi strumentalizza il tema. La parola da usare è inclusione, con tutti i paradossi che si porta dietro: in Italia si include ancora poco, si include ancora male, si fa […]

Non chiamiamola disabilità per semplificare, non facciamo gli ipocriti, non fermiamoci alle parole.
Il fondo è ben più ruvido della superficie tirata a lucido da chi strumentalizza il tema.
La parola da usare è inclusione, con tutti i paradossi che si porta dietro: in Italia si include ancora poco, si include ancora male, si fa ancora troppo marketing di facciata.
Fortunatamente, però, ci sono buone strade già aperte dalla politica migliore e dal management più maturo: ripartiamo da lì.
Retribuzione disabili: chi li paga e quanto guadagnano? – di Lara Mariani;
La sfida di Alberto Balestrazzi, Auticon: autismo, informatica e carriera – di Lara Mariani;
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Marco Lombardo, Comune di bologna: “Il disabile non è un giocattolo rotto” – di Lara Mariani;
Disabilità e occupazione: “Emilia-Romagna e Lombardia non assumono tutti i disabili che potrebbero” – di Sara Bellingeri;
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Intervistiamo l’assessora per le Politiche di genere e partecipative, l’Ambiente e la Mobilità sostenibile del Comune di Imola sul tema dell’inclusione lavorativa come strumento per combattere la violenza.

Il lockdown ha cambiato il modo in cui le aziende trattano le questioni di genere. forse. Cosa succede quando quel tipo di formazione viene svolta da un uomo?

Il Veneto lavora, ma a che prezzo? E chi resta indietro nella corsa della locomotiva d’Italia? L’analisi sulla situazione della Regione con le testimonianze di Tiziana Basso (segretaria generale CGIL Veneto) e Cristian Rosteghin (Alleanza contro la povertà).